Lo strabismo rappresenta una deviazione di allinemento degli assi visivi, causati da un malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci, con conseguente incapacità di rappresentazione binoculare a livello retinico.
Disparità di fissazione
Una deviazione oculare rappresenta una mancanza di orientamento della fovea (la zona centrale della retina responsabile della visione distinta) verso un oggetto, precludendo la peculiarità dell’allinemento ortoforico.
La disparità di fissazione è causata da una differenza nel processo di fissazione dei due occhi in convergenza. Quando questa disparità è compresa nell’area di Panum, ovvero in quella porzione di spazio in cui sussiste una tolleranza nel processo di convergenza, non si presentano deviazioni degli assi visivi; quando essa è, invece, superiore si manifesta eteroforia, ovvero una situazione di strabismo latente (eterotropia), con strabismo percepibile.
Classificazione
Lo strabismo è classificabile in:
Eteroforia
Eterotropia
Inoltre, a seconda se lo strabismo sia divergente o concomitante si ha uno:
Strabismo concomitante, di cui esistono due forme:esotropia ed exotropia
Strabismo paralitico
Esiste poi il cosidetto pseudostrabismo: in questo caso il disturbo è solo apparente perché l’anomalia è data dalle palpebre e dalle orbite.
Eteroforia
L’eteroforia (o strabismo latente) è rilevabile annullando il processo di fusione delle immagini; in questo caso non è per nulla compromessa la visione binoculare.
Eterotropia
L’eterotropia (o strabismo manifesto) è la condizione in cui si ha la perdita della visione binoculare: un occhio appare deviato mentre l’altro è allineato con l’oggetto d’interesse.
Strabismo concomitante
Forme esotropiche
Esotropia essenziale infantile
Esotropia accomodativa
Esotropia sensoriale
Esotropia concomitante acuta
Strabismo paralitico
Miastenia
Miopatia distiroidea
Sindrome da retrazione del bulbo oculare di Stiling-Turk-Duane
Sindrome della guaina del muscolo obliquo superiore di Brown
Strabismo di Venere
L’origine dell’espressione “strabismo di Venere” deriva da quel piccolo e unico difetto che rese celebre Venere – dea della bellezza, dell’amore e della fertilità – come nel dipinto La Nascita di Venere di Botticelli (1483-1486 circa). Lo strabismo di Venere non fa parte della classica terminologia clinica, ma è un termine di uso popolare per descrivere una leggera forma di strabismo convergente, alquanto apprezzato come peculiarità estetica, che rende un bel volto ancor più attraente.